Le bufale sono notizie, o storie,
o fatti di cronaca falsi, che i grandi media (giornali, radio, televisione)
diffondono come veri attraverso i canali della “comunicazione verticale”:
quella che parte dall’alto (dagli organi d’informazione) e scende
verso il basso, fino al cittadino.
L’eventualità di incappare in una bufala è molto temuta anche e
soprattutto dai media: quando questo accade, vedono infatti incrinarsi
il rapporto di fiducia con il pubblico.
E’ per questo che le bufale sono in larga maggioranza involontarie:
dipendono cioè da un errore ( da un mancato o insufficiente
controllo delle fonti) di chi le dà.
Molto più raramente, i media, in piena consapevolezza, decidono
di dare in pasto all’opinione pubblica una bufala. In questo caso
parliamo di bufale volontarie.
In ambedue i casi, le bufale possono essere smentite
abbastanza facilmente. Al contrario di quanto accade per le leggende
metropolitane: quelle storie false che si diffondono attraverso
la comunicazione orizzontale, e sono per questo quasi impossibili
da smentire.
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